Vendere una casa ereditata: prepara l’accettazione tacita di eredità
13/10/2021
In presenza di un immobile ricevuto in eredità, esiste una procedura prevista dalle normative di legge che bisogna rispettare al fine di concludere con successo la compravendita; parliamo dell’accettazione tacita di eredità.
Quando si apre una successione i beneficiari possono accettare l’eredità espressamente o tacitamente; oppure accettarla con beneficio di inventario o rifiutare l’eredità.
Una volta presentata la dichiarazione di successione è necessario procedere alla voltura catastale. A questo punto, dopo aver effettuato tali pagamenti e le imposte, il promettente venditore può procedere a determinare l’accettazione dell’eredità.
Tipi di accettazione dell’eredità
Le tipologie di accettazione si suddividono in accettazione espressa, tacita e con beneficio d’inventario.
Nel caso di accettazione espressa la persona che avrebbe diritto all’eredità, va a ricoprire il ruolo di erede tramite un atto pubblico o scrittura privata.
Nel caso di accettazione tacita non è necessario ricorrere alla scrittura privata o pubblica, ma semplicemente mostrare la volontà di accettare l’eredità. Per accettare l’eredità, è sufficiente che un soggetto sia chiamato all’eredità e compia un’azione che mostri l’intento di volerla accettare.
Le possibili azioni che mostrano l’interesse ad accettare l’eredità sono:
- decidere di mettere in vendita un immobile appartenente al defunto
- entrare in possesso di un bene mobile o immobile
- sostituire dei beni ereditari
Per rendere effettiva l’accettazione tacita dell’eredità, sarà necessario redigere la dichiarazione di successione da inoltrare all’Agenzia delle Entrate entro un periodo di 12 mesi dall’apertura della successione e regolarizzare la propria posizione.
Per accettare l’eredità è necessario farlo entro dieci anni per qualsiasi tipo di successione. Prima dell’accettazione dell’eredità è necessario che sia stata perfezionata la dichiarazione di successione.
Nel caso di accettazione con beneficio d’inventario, quest’ultimo dovrà essere effettuato entro tre mesi dalla morte del de cuius (soggetto defunto) e l’accettazione entro i successivi quaranta giorni.
Perché è necessaria l’accettazione dell’eredità nella vendita a terzi?
Si tratta di un passaggio importante nella vendita per garantire una corretta trascrizione di tutti i trasferimenti precedenti e che possa assicurare tutte le parti.
Tale accettazione tacita è divenuta di fatto necessaria dal 1 luglio 2010, con l’introduzione dell’obbligo legale per il Notaio, prima di procedere alla stipula dell’atto, di procedere alla verifica della di conformità tra catasto e conservatoria nell’intestazione degli immobile.
Prima di questa data, non essendoci un obbligo vero e proprio questo dettaglio veniva spesso ignorato. Non è raro infatti imbattersi in compravendite con venditori che a loro volta hanno acquistato da eredi (prima del 2010) e scoprire che sul loro immobile manca il passaggio della trascrizione dell’accettazione.
Costi
Ricordiamo che l’accettazione tacita di eredità può non essere eseguita se sono passati almeno vent’anni dalla morte del defunto.
L’accettazione espressa, essendo un vero e proprio atto notarile ha dei costi da non sottovalutare e si può adoperare in favore del venditore per l’acquisto in successione.
L’accettazione tacita, invece, si evince dal compimento di un atto che il chiamato compie perché ne ha diritto. In questo senso, agli effetti di legge, ad esempio, la vendita stessa o una donazione rappresenta una manifestazione di accettazione dell’eredità. In questo risparmio di tempo si aggiunge un considerevole risparmio di soldi. I costi si riducono in quanto, collegandosi al rogito, riguardano prettamente tasse, imposte e un modesto compenso notarile a carico del venditore.