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Mutuo cointestato: come concluderlo in caso di separazione
29/12/2022
Cosa succede quando una coppia che ha contratto un mutuo cointestato decide di separarsi? Secondo quanto dichiarato nelle leggi vigenti, nel caso di una separazione, gli effetti sono semplicemente di natura sentimentale e logistica tra i due contraenti.
Il mutuo cointestato, di fatti, è un rapporto stabilito con terzi, che non vengono ovviamente coinvolti dalle conseguenze di una separazione. In parole povere, le rate rimangono a carico di entrambi. In alcuni casi il Giudice potrebbe stabile diversamente.
Principalmente, il Giudice interviene nel caso in cui la coppia abbia dei figli o si presentino dei problemi interni alla separazione stessa. Potrebbe essere disposto il pagamento della propria parte di rate del genitore uscente dal nucleo, come contributo in alimenti per il sostentamento dei figli stessi.
- Nel caso in cui i due coniugi dovessero separarsi, i loro accordi con terzi rimarrebbero invariati, rimanendo così in capo ad entrambi i coniugi.
- Nel momento in cui però, dovesse intervenire un Giudice per disciplinare la separazione, potrebbero essere disposte delle variazioni all’interno della gerarchia di pagamento delle rate come provvedimento disciplinare
Accollo della quota
Altra soluzione, in caso di separazione, è quella dell’uscita dal mutuo cointestato.
In questo caso si parla di accollo esterno: secondo tale procedura di svincolo dal mutuo, è possibile procedere facendo sì che uno dei due coniugi rinunci alla propria parte di proprietà, cedendo la quota all’altro, che si accolla il mutuo nella sua interezza originale.
Tale pratica è però valida solo se, il coniuge che si accolla il mutuo, presenta garanzie sufficienti e valide alla banca che ha elargito il finanziamento. Qualora la banca dovesse ritenere tali garanzie insufficienti, il mutuo rimarrebbe cointestato ed entrambi sarebbero obbligati a corrispondere insieme le proprie quote.
Nel momento in cui lo svincolo venisse posto in essere in maniera corretta, le rate già pagate dal coniuge uscente dovrebbero essere restituite in base ad accordi tra le parti oppure grazie alla ormai puntuale sentenza del Giudice.
In ogni caso, l’accollo è una procedura molto rara ed è difficile che uno dei contraenti rinunci facilmente alla propria quota sull’immobile.
Accollo o vendita?
Traendo le conclusioni, è possibile affermare che non esistono dei metodi migliori di altri per concludere in maniera corretta un mutuo cointestato in caso di separazione. Tutto dipende estremamente da come viene gestita la situazione, dalla tipologia di separazione e dall’intervento o meno del Giudice.
Un accollo potrebbe avere senso nel momento in cui il mutuo contratto sia giunto alla metà del suo corso, oppure quando uno dei coniugi si confermi intenzionato ad abbandonare la proprietà dell’immobile, ma in presenza di figli il discorso potrebbe essere diverso.
Con figli a carico infatti, la scelta migliore potrebbe essere la conclusione del mutuo, sia tramite una disposizione di pagamento data da una sentenza che tramite accordi pre o post-contratto, magari ritardando la separazione ad un momento prossimo alla conclusione del contratto.
La vendita della casa, infine, potrebbe essere un'ottima soluzione per eliminare il mutuo e recuperare buona parte del debito, anche se tale soluzione andrebbe bene solo per coppie senza figli.