Immobile senza accatastamento: ostacolo o problema risolvibile?
18/03/2025
Stai per vendere casa e hai scoperto che non risulta correttamente registrata al Catasto?
Niente panico! È una situazione più comune di quanto pensi, ma è fondamentale risolverla prima del rogito.
In questo articolo, ti spiegheremo in modo chiaro cosa significa 'immobile non accatastato', quali sono i rischi e, soprattutto, come EmmeQ può aiutarti a regolarizzare la situazione in modo semplice e veloce.
Cos’è l’accatastamento e perché è necessario?
L’accatastamento è la registrazione ufficiale di un immobile presso il Catasto, un archivio nazionale che raccoglie informazioni su tutti i beni immobili presenti in Italia. Questo passaggio è fondamentale per definire la categoria catastale, la rendita imponibile e per garantire la conformità legale dell’immobile. Inoltre, è necessario per determinare imposte e tributi locali come IMU e TARI.
Quando un immobile è considerato non accatastato?
Un immobile si considera non accatastato quando non è stato registrato entro 30 giorni dalla sua costruzione o dall’ultimazione dei lavori che ne modificano la struttura o la destinazione d’uso. Questo problema riguarda soprattutto edifici abusivi o immobili derivanti da frazionamenti non dichiarati.
Quali sono i rischi di un immobile non accatastato?
Oltre all’impossibilità di venderlo legalmente, un immobile non accatastato può comportare sanzioni amministrative elevate, che possono superare gli 8.000 euro. Inoltre, in caso di difformità catastali, il notaio non può stipulare l’atto di compravendita, rendendo la vendita nulla.
Ci sono eccezioni all’obbligo di accatastamento?
Non tutti gli immobili devono necessariamente essere iscritti al Catasto. Secondo la normativa vigente, sono esclusi:
- Strutture di piccole dimensioni (inferiori a 8 mq)
- Manufatti privi di copertura (ad esempio pergolati)
- Costruzioni agricole di modeste dimensioni
- Serre destinate alla coltivazione su terreno naturale
Come si può vendere un immobile non accatastato?
Prima di poter vendere un immobile non registrato al Catasto, è necessario regolarizzare la sua posizione. Il venditore deve verificare la conformità catastale e aggiornare la documentazione tramite un professionista qualificato (geometra, architetto o ingegnere).
Quali sono i passaggi per l’accatastamento?
- Sopralluogo tecnico: un esperto valuta le caratteristiche dell’immobile.
- Presentazione della richiesta: il professionista compila la documentazione necessaria utilizzando i software Docfa e Pregeo.
- Invio all’Agenzia delle Entrate: la richiesta viene trasmessa tramite il portale ufficiale.
- Approvazione e rilascio della rendita catastale: la pratica viene esaminata e, in caso di esito positivo, l’immobile viene finalmente registrato.
Quanto costa accatastare un immobile?
I costi variano in base alla tipologia e alla complessità dell’immobile. In media, si aggirano tra i 1.500 e i 2.500 euro per l’accatastamento ex novo, mentre per aggiornamenti catastali si parte da circa 500 euro. A questi importi si aggiungono i diritti erariali, generalmente compresi tra 50 e 100 euro.
Ricorda che un immobile non accatastato non può essere venduto e può comportare sanzioni. Prima di procedere alla vendita, è fondamentale verificarne la regolarità catastale e, se necessario, procedere con l’accatastamento tramite un tecnico abilitato.
Se hai dubbi sulla conformità del tuo immobile, affidati a professionisti del settore per evitare complicazioni e garantire una compravendita senza intoppi.