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FRAZIONAMENTO IMMOBILIARE: PROCEDURA E CONSIGLI PRATICI
27/06/2021
In ambito catastale e urbanistico, parliamo di frazionamento immobiliare quando sei in procinto di frazionare e cioè di dividere un immobile in due o più unità immobiliari o, viceversa quando vorresti unire più porzioni di un edificio.
Il frazionamento di un appartamento risulta molto conveniente. Difatti, questa nuova condizione, oltre a comportare un aumento del valore del bene (vengono a crearsi due unità abitative più piccole e maggiormente richieste sul mercato), potrebbe diventare un'ulteriore fonte di guadagno per chi ha troppo spazio in casa e vorrebbe affittare, oppure, un notevole risparmio per chi volesse una abitazione distinta per i propri cari.
Inoltre, nel caso si volesse cedere una parte di un immobile troppo grande, si andrebbero ad abbattere i costi di gestione. L'accorpamento, d'altro canto, risulta necessario nel caso di necessità di maggior spazio.
Bisogna sapere però che il frazionamento immobiliare ha delle regole specifiche ed è normato da precise leggi, la cui violazione può comportare pesanti sanzioni amministrative e pecuniarie.
FRAZIONAMENTO URBANISTICO E FRAZIONAMENTO CATASTALE: DIFFERENZE
Prima di entrare nel dettaglio e spiegare l'iter da seguire in caso di frazionamento di una qualsiasi tipologia di unità immobiliare, occorre distinguere tra frazionamento catastale e frazionamento urbanistico poichè bisogna comunicare prontamente al Comune e al Catasto qualsiasi modifica apportata alla planimetria di un immobile al fine di ottenere i relativi certificati di conformità urbanistica e catastale.
- il frazionamento catastale consiste nella registrazione - presso gli uffici del Catasto - della suddivisione di un'unità immobiliare in due o più parti indipendenti e l'assegnazione sulla mappa catastale di un nuovo subalterno per ciascuna nuova entità.
- Il frazionamento urbanistico, invece, è relativo agli interventi edilizi effettivamente eseguiti per il frazionamento dell'immobile e che vanno a modificare la planimetria originaria depositata in Comune.
QUANDO È POSSIBILE EFFETTUARE UN FRAZIONAMENTO CATASTALE SENZA AUTORIZZAZIONE COMUNALE?
Può capitare di dover effettuare un frazionamento immobile senza avere necessità di eseguire interventi edilizi.
Ad esempio, è il caso di cantine o pertinenze dell'immobile principale accatastate con un unico subalterno.
In questo caso, la suddivisione che occorre operare è esclusivamente a livello di mappe catastali dal momento che le unità immobiliari sono già divise. Non rientrando dunque tra i casi di ristrutturazione edilizia pesante, è sufficiente la presentazione della CILA (se i lavori non prevedono interventi strutturali) o della SCIA. Di cosa si tratta? Ne parliamo qui.
QUANDO È POSSIBILE REALIZZARE UN FRAZIONAMENTO?
Bisogna fare attenzione; non sempre è possibile il frazionamento. Ecco le possibili cause che potrebbero escluderlo:
- Condominio. La prima cosa da controllare è il regolamento condominiale che potrebbe, difatti, vietare il frazionamento. Questo divieto è valido solo se è un regolamento approvato con l’unanimità dei condomini (tipico è il regolamento approvato da ogni singolo proprietario all'atto dell’acquisto dell’immobile dalla ditta costruttrice). Se il regolamento è stato approvato con qualsiasi altra maggioranza (assoluta, relativa, qualificata), quest'ultimo non può contenere restrizioni all'uso dei singoli locali.
- Caratteristiche intrinseche dell'immobile. In particolare, bisogna rispettare precise prescrizioni igienico-sanitarie che variano da Comune a Comune, indicate nel regolamento edilizio. A titolo di esempio, gli ambienti residenziali devono rispettare delle superfici minime e i rapporti aeroilluminanti (cioè il rapporto tra le superfici finestrate e quelle dei locali).
- Aspetti impiantistici e costruttivi. Non sempre gli elementi strutturali o la morfologia dell'immobile permettono un'agevole suddivisione dell'appartamento.
QUALI SONO LE FASI PER FRAZIONARE UN IMMOBILE?
Per effettuare un frazionamento urbanistico è necessario avvalersi di un tecnico incaricato della direzione dei lavori. In linea di massima, però, l'iter per la divisione di un'unità immobiliare prevede i seguenti passaggi:
- Comunicazione al Comune di competenza attraverso la presentazione di una "Comunicazione di inizio lavori asseverata" (CILA) che deve essere presentata da un tecnico abilitato (architetto o geometra). In caso di cambio di destinazione d'uso o interventi strutturali su solai e/o muri portanti è richiesta, invece, la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
- Aggiornamento planimetrie al Catasto (o aggiornamento catastale). La legge prevede l'obbligo di comunicare prontamente al Catasto qualsiasi modifica nelle planimetrie di un immobile. La perfetta corrispondenza tra planimetria reale e quanto accertato nelle mappe catastali è condizione imprescindibile per acquistare o vendere un immobile.
- Avvio delle opere edilizie necessarie per il frazionamento immobiliare.
- Presentazione del certificato di collaudo a conclusione dei lavori.
La realizzazione del frazionamento di un immobile può comportare numerosi vantaggi, ed è assolutamente fondamentale affidarsi a professionisti esperti per la conduzione dei lavori per scongiurare il rischio di eventuali abusi edilizi.